Progetto Integrato di Rete “Più donne per i CdA e le posizioni apicali”- data base delle candidature

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Care Colleghe,
come sapete la legge n. 120 del 2011 (cd.“legge Golfo-Mosca”) ha introdotto nel nostro ordinamento l’obbligo di equilibrare le rappresentanze di genere nella composizione degli organi, di amministrazione e di controllo, delle società quotate nei mercati regolamentati e di quelle a controllo pubblico. Le disposizioni, vincolanti per i rinnovi negli organi sociali posti in essere dopo il 12 agosto 2012, impongono agli statuti delle società quotate di riservare al genere meno rappresentato almeno un terzo degli amministratori eletti (un quinto per il primo rinnovo) e analoghe disposizioni sono dettate dalla legge per gli organi di controllo.
La concreta applicazione di tali disposizioni costituisce uno dei momenti fondamentali per la realizzazione della parità di genere e rappresenta una svolta importante nel panorama in divenire delle alte professionalità femminili.
Muovendo da tale considerazione la Commissione Pari Opportunità ha promosso la partecipazione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torino al Progetto Integrato di Rete “Più donne per i CdA e le posizioni apicali”, avviato dalle Consigliere di Parità regionali e dalla Commissione Pari Opportunità Uomo Donna del Piemonte (ed al quale aderiscono altri partecipanti, tra i quali l'Università degli Studi di Torino e gli ordini professionali dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili e dei Consulenti del Lavoro di Torino, oltre ad enti e associazioni di rilievo). L'elenco dei soggetti sottoscrittori del Protocollo d'intesa e lo stesso Protocollo sono consultabili sul sito Internet della Regione Piemonte, alle pagine dedicate all'iniziativa.
Si è dato così vita ad un tavolo di lavoro congiunto, coordinato dalle Consigliere di Parità regionali, che nel corso del 2014 ha, tra l'altro, avviato la creazione di una banca dati per la raccolta dei curricula delle donne interessate a ricoprire ruoli all'interno dei CdA e dei collegi sindacali.
Ritenendo che l'iniziativa possa essere di Tuo interesse, Ti segnaliamo dunque la possibilità di procedere all'iscrizione in tale data base.
Le modalità per l'accesso sono indicate alla pagina web della Regione Piemonte. Per l'iscrizione è sufficiente scaricare la scheda di iscrizione, compilarla ed inviarla all'indirizzo marilina.vaira@regione.piemonte.it, corredata dei documenti indicati.
I requisiti minimi per accedere alla banca dati sono i seguenti:
genere femminile
residenza e domicilio in Piemonte
profilo scolastico e professionale: diploma con almeno 6 anni di esperienza lavorativa specifica in uno degli ambiti di competenza; oppure laurea con almeno 3 anni di esperienza lavorativa specifica in uno degli ambiti di competenza professionale; per i Collegi Sindacali, iscrizione al Registro Revisori.
Sono inoltre individuate le aree di competenza professionale che occorre selezionare per manifestare la particolare preparazione e/o esperienza in un settore, con possibilità di scegliere da 3 a 5 ambiti tra quelli elencati: project managment / risorse umane / diversity management – pari opportunita’ – conciliazione dei tempi / tecnologie informatiche / servizi al cliente-vendite/marketing e comunicazione / finanza / contabilità e controllo di gestione / fiscale / revisione e controllo interno / legale / diritto societario / contrattualistica / diritto pubblico / pianificazione strategica (business planning) / relazioni esterne (nazionali/internazionali) e rapporti istituzionali / produzione (prodotti/servizi) e controllo di qualità / approvigionamento e logistica/ricerca, ricerca e sviluppo / scientifica e tecnologica / culturale e artistica.
L'iscrizione nella banca dati costituisce un’opportunità unica nell’attuale panorama italiano: consente una vera e propria "esternalizzazione" - nel senso positivo del termine - di competenze al femminile sinora scarsamente valorizzate. Speriamo dunque che l'opportunità che veniamo con la presente a segnalarTi possa essere raccolta da un rilevante numero di donne che spesso, pur vantando professionalità di rilievo, non riescono a superare la barriera dall'invisibilità.

La Commissione per le Pari Opportunità
del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Torino