Regolazione delle sessioni con assistiti detenuti presso il carcere “Lorusso e Cutugno” di Torino: raccomandazioni

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Da più parti recentemente sono stati segnalati problemi nella gestione e nella prenotazione telematica dei colloqui dei Colleghi con i loro assistiti detenuti, difficoltà che almeno in parte paiono superabili con l’adozione di semplici accortezze in grado di evitare disguidi, garantendo al contempo un più razionale e funzionale accesso al servizio.
Ricordato, dunque, che la prenotazione può riguardare, per note esigenze di sicurezza presso i locali, il colloquio con un numero limitato di assistiti da parte di singolo Avvocato e per ogni intervallo pomeridiano o mattutino, che la stessa non è indispensabile (ancorché e per quanto possibile utile) qualora si tratti di arrestati non ancora condotti al cospetto del Giudice (della convalida, del giudizio direttissimo o dell’interrogatorio, salvi ovviamente eventuali Provvedimenti di differimento), si raccomanda a tutti i Colleghi di volersi attenere alle seguenti indicazioni.
1) PRENOTAZIONI PLURIME E DISDETTE: la possibilità di procedere con un singolo accesso a più prenotazioni per distinte sessioni può favorire migliore programmazione del lavoro, ma non è strumento per assicurare libero accesso a seconda delle esigenze dell’ultimo momento. Non appare per ciò corretto ed ostacola il lavoro dei Colleghi reiterare la prenotazione salvo poi provvedere a disdetta una volta effettivamente esperiti i colloqui richiesti e, peggio, avvisare o disdire per propria assenza in una sessione facendo leva ed affidamento sulla ulteriore prenotazione già effettuata. Può indubbiamente capitare che un’udienza si prolunghi oltre le previsioni o che sopraggiunga altro impedimento, ma l’evenienza deve comunque considerarsi eccezionale e non strumento per aggirare il meccanismo delle prenotazioni. Il ripetersi di comportamenti quali quelli descritti non potrà che imporre approfondimenti e la revisione di un sistema che sinora ha utilmente assolto alle funzioni per le quali è stato introdotto.
2) DURATA PREVISTA DEI COLLOQUI: l’indicazione del tempo di quindici minuti previsto per ogni sessione con singolo detenuto non deve intendersi tassativa e non impone di regola la prenotazione per più caselle orarie. Ferma l’imperativa esigenza di non superare il limite massimo di detenuti presenti presso l’area colloqui per ogni intervallo dato e quella, di buon senso, nell’intrattenersi con l’assistito solo per il tempo necessario alla predisposizione della difesa, non occorre nella prenotazione specificare la durata preventivata anche per le sessioni più impegnative, tanto sempre con il limite della ragionevolezza nell’assicurare a tutti i Colleghi presenti di assolvere all’impegno loro demandato.
       F.to     Il Presidente dell’Ordine
                  Avv. Mario Napoli